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Immagine del redattoreImproget Di Rosalba Ostili

Addio estate, arriva l'equinozio d'autunno: ecco leggende e date 2023


fonte: idealista.it


L’equinozio d’autunno è ormai alle porte: con l’arrivo di questo fenomeno astronomico, si saluta definitivamente l’estate, inaugurando così il cammino verso le stagioni più fredde dell’anno. Un periodo, quello che sta per coinvolgere l’emisfero settentrionale del Pianeta, che si caratterizzerà non solo per temperature più fresche, ma anche per lo spettacolo delle foglie degli alberi che cambiano colore. L'arrivo dell'autunno è inoltre un'ottima occasione per cambiare l'arredamento della tua casa, rinnovare la cucina o inserire nuovi elementi nel soggiorno, creando un'atmosfera accogliente. Ma cosa succede a livello astronomico durante l’equinozio d’autunno e quando avverrà? Sebbene per consuetudine si faccia cominciare l’autunno il 21 settembre, in realtà la data varia di un paio di giorni da un anno all’altro. Di seguito, tutte le informazioni utili.

  1. Cosa si intende per equinozio d'autunno?

  2. Quando incomincia l'autunno nel 2023

  3. Tradizioni e leggende legate all'equinozio d'autunno

    1. Cosa è la cornucopia e perché è legata all'autunno?


  1. Le curiosità sull'equinozio d'autunno

    1. Quando è il solstizio d’autunno?

    2. Qual è la differenza tra equinozio e solstizio?

    3. Perché l’autunno inizia il 23 settembre?


Cosa si intende per equinozio d'autunno? L'equinozio si verifica due volte l’anno, con l’arrivo della primavera e dell’autunno, e determina una singolare condizione: la medesima durata del giorno e della notte. L’equinozio è un fenomeno astronomico dovuto al moto di rivoluzione della Terra attorno al Sole: quando si verifica, il Sole si trova allo zenit rispetto all’Equatore e i suoi raggi colpiscono perpendicolarmente il Pianeta. Come già accennato, gli equinozi avviano a livello astronomico il passaggio di stagione dall’inverno alla primavera e, ancora, la transizione dalla stagione estiva a quella invernale. Ancora, sono alternati a seconda dell’emisfero in cui ci si trova: mentre in quello boreale si sperimenta l’equinozio d’autunno, in quello australe si verifica quello di primavera, e viceversa. Il nome di questo fenomeno deriva dal latino “equi noctis” e, appunto, sottolinea una durata perfettamente identica tra il giorno e la notte. Gli equinozi si alternano inoltre ai solstizi d’inverno e d’estate, quando invece si registrano rispettivamente le giornate più corte e più lunghe dell’anno.

Quando incomincia l'autunno nel 2023 Per convenzione e praticità, si è soliti far corrispondere l’inizio dell’autunno al 21 settembre. In realtà, così come accennato nei precedenti paragrafi, la data del fenomeno astronomico non è fissa: può infatti variare di un paio di giorni da un anno all’altro. Per quale ragione? Questa condizione è dovuta a come l’uomo misura il tempo e, in particolare, all’adozione del calendario gregoriano. Il moto della Terra attorno al Sole non dura infatti precisamente un anno, così come da calendario, bensì 365 giorni e 6 ore. Per recuperare le ore perdute, ogni quattro anni si aggiunge una giornata al mese di febbraio - in questo caso, l’anno sarà bisestile - e ciò determina anche la data variabile di equinozi e solstizi. Per il 2023, l’equinozio d’autunno si verificherà sabato 23 settembre alle 6.50 del fuso UTC, ovvero alle 8.50 del fuso italiano considerando l’ora legale. Il prossimo equinozio di primavera è invece atteso per il 20 marzo alle 3.06 del fuso UTC, quindi alle 4.06 del fuso italiano considerando l’ora solare. Tradizioni e leggende legate all'equinozio d'autunno Equinozi e solstizi sono celebrati sin da tempi lontanissimi: anche le più antiche civiltà, in particolare quelle che avevano già sviluppato una più che florida conoscenza astronomica, avevano associato a questi fenomeni l’arrivo di nuove stagioni. E così il momento degli equinozi e dei solstizi si trasformava in grandi riti pubblici, più festosi o drammatici a seconda del momento dell’anno. In particolare, l’equinozio autunnale è sempre stato vissuto come un momento di grande gioia: dopo le grandi fatiche dell’estate, e il duro lavoro per la coltivazione dei campi, risultava finalmente possibile approfittare dei doni della Terra. Ma come veniva celebrato questo appuntamento dai vari popoli?

  • Antiche civiltà precolombiane: Maya e Aztechi, dei formidabili astronomi, già sapevano riconoscere equinozi e solstizi. In autunno, queste antiche civiltà festeggiavano l’abbondanza dei raccolti e, ancora, offrivano doni e sacrifici alle divinità come buon auspicio per il successivo inverno;

  • Antica Grecia: per i greci l’equinozio d’autunno rappresentava l’eterna lotta tra la luce e le tenebre e, proprio in questo periodo, si tenevano numerose celebrazioni per ricordare il rapporto tra la vita e la morte;

  • Antica Roma: le celebrazioni per l’equinozio autunnale si fecero sempre più diffuse sotto l’impero di Augusto, con estese - e spesso anche molto spinte - celebrazioni pubbliche, dove si consumava vino e il recente raccolto nei campi;

  • Civiltà nordiche: anche per le civiltà pagane del Nord Europa, l’equinozio autunnale aveva un grande significato. Veniva solitamente celebrato con grandi fuochi, accesi fino a notte fonda, sia per festeggiare la ricchezza dei raccolti che per demonizzare l’arrivo della stagione più fredda.

Cosa è la cornucopia e perché è legata all'autunno? Come già spiegato, per la gran parte delle civiltà passate l’equinozio d’autunno veniva associato a un momento di grande ricchezza, dovuto all’abbondanza di generi alimentari dato il raccolto di fine estate. Proprio per questo motivo, questo momento dell’anno è stato spesso rappresentato con una cornucopia. Di cosa si tratta? Detta anche corno dell’abbondanza, si tratta di un simbolo che trae la sua origine nella mitologia greca. In buona sostanza, si tratta di un corno dal quale fuoriescono incessantemente frutta, verdura, fiori e denari: un esempio lampante delle ricchezza, di una prosperità che si genera senza soluzione di continuità. Non a caso, la cornucopia si trova tra le mani della Dea Fortuna. Proprio poiché l’inizio dell’autunno è caratterizzato da una certa abbondanza alimentare, grazie alla frutta e la verdura coltivata nel precedente periodo estivo, nei secoli è spesso stato rappresentato proprio con una cornucopia. Le curiosità sull'equinozio d'autunno L’arrivo di una nuova stagione genera sempre una certa apprensione, così come anche della malinconia per la fine del periodo che l’ha preceduta. In particolare, con il passaggio dall’estate all’autunno sono molte le attività da condurre in casa, dal cambio d'arredamento fino alla predisposizione dei riscaldamenti, ed è naturale che emerga un po' di stanchezza. Ma quali sono le curiosità più comuni su questo fenomeno?

Quando è il solstizio d’autunno? Il solstizio d’autunno non esiste: in questo periodo dell’anno si verifica, invece, l’equinozio. Di norma, il fenomeno astronomico cade tra il 20 e il 23 settembre, a seconda del calendario gregoriano: per il 2023, si verificherà alle 6.50 del fuso UTC del 23 settembre, ovvero alle 8.50 del fuso italiano. Questo evento segna a livello astronomico il passaggio dalla stagione estiva a quella autunnale: in questa data, il giorno e la notte avranno la stessa durata.

Qual è la differenza tra equinozio e solstizio? L’equinozio e il solstizio sono due fenomeni astronomici decisamente diversi. Nel primo, il sole si trova nella posizione di zenit rispetto all’equatore, nel suo moto di rivoluzione attorno al sole. I raggi della nostra stella arrivano quindi sul Pianeta in modo perpendicolare. Durante il solstizio, invece, si registra il punto di declinazione massima o minima del sole lungo l’eclittica: ciò determina il giorno più lungo e il più corto dell’anno, rispettivamente in estate e in inverno. Perché l’autunno inizia il 23 settembre? Anziché il tradizionale 21 settembre, l’equinozio d’autunno quest’anno avverrà il 23 settembre. Come già spiegato, la data degli equinozi non è fissa: poiché la Terra impiega 365 giorni e 6 ore a completare il suo percorso attorno al sole, ogni quattro anni si accumulano 24 ore, che determinano gli anni bisestili. Questa necessità porta a una certa variabilità nella data degli equinozi.




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